Nella valigia del sedentario non può certo mancare un foglio, possibilmente abbastanza lungo, per annodare e annotare pensieri prima che diventino solo l`ennesimo atomo di vapore che va a formare le nuvole e i sogni incustoditi.
Questo breve racconto partecipa alla 27^ challenge indetta da Alice Jane Raynor nel suo gruppo FB (eh sì, vuoi che un sedentario che si rispetti non abbia i social a portata di mano e di divano?) ``Il Raynor`s Hall``. 
Il tema scelto per questo mese è ``Carillon``. 
Chiedo preventivamente scusa per una manciata di caratteri in più. Mi ero dimenticata di fare le pulizie serali nella valigia e non trovavo più le forbici per tagliare l`eccedente.


Gira gira carillon, 
percorri in cerchio l`esistenza. 
Insegnami a contare
i miei anni
fra gli anelli
degli alberi... 
A far crescere
le parole
sotto la luna
che ti muove. 


🌹CARILLON🌹


Passò, con una smorfia, le dita delicate fra lo spesso strato di polvere che si era accumulato, attraverso lunghi anni di noncuranza, su ogni mobile, sul pavimento rossastro di cui si intuiva il colore solo in alcune brevi intermittenze, sulle scale in stile barocco che portavano al piano di sopra e su tutto ciò che poteva essere intravisto dentro quella vecchia casa: dal tavolo ai vassoi, dai dipinti che raffiguravano cavalieri dallo sguardo inquietante e che tradiva una guerra più con sé stessi che con il mondo, ai vasi, i cui fiori erano ridotti a piccoli scarabocchi secchi e astratti. 
Quel velo grigio non aveva risparmiato nulla, e pareva un vestito da sera dimenticato in un angolo d`armadio, e che nessuno avesse mai utilizzato, fino a farlo incupire e sporcare. 
Ma in realtà in passato quella casa era stata un pullulare di vita: domestici e cocchieri sembravano danzare un valzer continuo di buone maniere ed inchini attorno alla fitta schiera dei loro padroni, e non c`era nessuna casa che destasse tanta invidia anche fuori dai contorni del vecchio paese. 
Kri si sistemò i capelli e starnutì. Uscendo dalla stanza le vennero in mente i suoi amici, che avrebbero pubblicato sui social mille foto brillanti, dove far risaltare ``coloratissimi bordi piscina`` con posizionate, in maniera strategica, gustose bevande estive... Sospirò pensando alle spiagge assolate che avrebbero puntellato la schermata degli smartphone da lì a breve. Per lei no: i suoi genitori avevano scelto quella villa ``che per poco non mi cade addosso, sepolta dalla polvere, per aiutare gli zii a rimetterla in sesto, e scontare così una pagella che trabocca di brutti voti che tutto sommato non ho neppure meritato... Che diavolo ci posso fare io se ho preso una cotta per quello stupido che non mi degna neppure di uno sguardo, non si accorge di quanto si perde e corre dietro a quella scialba di Marylì?! La testa non ci sta.. E sinceramente non mi rammarico neppure... per cosa poi? Per un sacco ammuffito di nozioni noiose e inventate da gente che di certo non aveva un aspetto fisico di cui curarsi? Non c`è nulla di cui pentirmi.. Se non questa casa decrepita, le foto glamour che non potrò pubblicare su Instagram...e null`altro.. Null`altro, a parte la lontananza insopportabile di lui``.
La faccia le diventò color bordeaux, l`unico colore che si notasse davvero bene in quell`ammasso di ``vecchiume``, e sferzò con la mano un movimento nell`aria, contro qualche invisibile nemico che solo la sua mente poteva vedere. 
In quel momento i suoi occhi infuocati incrociarono Irma, sua cugina, che stava procedendo a passo spedito lungo il corridoio e che le avrebbe tenuto compagnia per tutta l`estate... Kri era stata raccomandata alle sue attenzioni, per provare a rimetterla sulla via del contegno e dello studio.
Inutile dire che le due ragazze non si erano troppo simpatiche, così agli antipodi l`una dall`altra. Ma Irma cercava di fare del proprio meglio per trovare qualcosa di buono in Kri, anche se - nonostante gli sforzi - il ``qualcosa di buono`` ancora le sfuggiva...
Irma la osservò da dietro i grossi occhiali che le davano una vaga aria da archeologa, e abbassò lievemente lo sguardo: forse non riusciva a trovare qualità pregevoli in Kri, ma di certo non occorreva fissarla a lungo per accorgersi della sua non comune bellezza. Una bellezza che un po` la intimoriva e, forse in modo inconfessabile pure a sé stessa, la faceva sentire inferiore. Le mancava però, pensò per l`ennesima volta, quel pizzico di umiltà, anche nei gesti, per renderla davvero meravigliosa...
``Ciao Kri, dove ti eri cacciata? Ti stiamo cercando per iniziare assieme i lavori...i miei sembrano due guerriglieri delle pulizie e mia mamma avrà per alcuni giorni un buon motivo per non reprimere più la sua innata sindrome della casalinga..`` disse sorridendo. La faccia arrossata dal sudore mostrava che le pulizie anche per lei erano già cominciate. 
Kri aprì leggermente le labbra in un impeto di orrore misto a incredulità. 
``Tagliate pure il nastro d`inizio senza di me.. Non ci tengo particolarmente``, sibilò accartocciandosi le dita fra i capelli... 
``Voglio finire di sistemare i bagagli e farmi una buona dormita.. Altrimenti le forze per scontare la mia pena dove le trovo?``. Pronunciò la domanda con particolare ironia e freddezza. 
Irma respirò a fondo. ``Va bene, riposati pure. Ma da domani tutti all`opera.. Prima fatichiamo, prima ci potremo godere il resto della vacanza in pieno relax``. 
Fece per andarsene, poi tentennò e, dopo aver frugato nella tasca per un paio di secondi, estrasse qualcosa. ``Ah, dimenticavo... E` stato il primo oggetto che ho liberato dalla polvere.. Era sulla mensola del focolare in salotto.. Appena entrata ho sentito un lieve suono, e mi sono incuriosita``. Kri strabuzzò i propri occhi annoiati per focalizzare meglio. Era un piccolissimo carillon, con una ballerina in miniatura piantata sulla base di una solida scatolina rossastra chiusa a chiave. Ad ogni minimo accenno di vento la ballerina cominciava a girare lentamente su sé stessa, e una melodia flebile e incantevole fuorisciva da sotto la base, propagandosi nelle orecchie ed allietandole.
``Ho pensato di regalartelo, potresti portarlo in camera tua. Dentro la scatolina c`è sicuramente, oltre al meccanismo che genera la musica, qualcosa che però, non avendo la chiave, non riesco a svelare.. Mia mamma mi ha spiegato che i suoi bisnonni collezionavano molti carillon, e ci inserivano delle sorprese in dono l`uno per l`altra``. 
``Wow`` rantolò Kri, prendendo in mano il carillon e fingendo un interesse che non aveva, solo per non offendere completamente la buona volontà di sua cugina. 
``Lo metterò sul comodino``aggiunse, trattenendo una risata. 
Poi si allontanò. Giunta in camera, lo buttò con noncuranza sul letto, e la melodia avviata dall`attrito durò per due minuti, facendo roteare la ballerina, che in Kri non poteva sperare di aver trovato una valida spettatrice. Cercando nelle valigie i vestiti migliori da indossare, e con piccole bolle sulla pelle in seguito alla polvere che in camera era particolarmente abbondante, Kri aveva già relegato la ballerina in un angolo remoto della propria mente.
Durante la notte si dimenticò di toglierla dal letto, e si addormentò con la ballerina sopra le coperte. Nei sogni le apparve una bambina, dai capelli folti e neri, con delle lacrime color oro che non colavano più, come fermate nel tempo. Aveva ai piedi delle scarpette da danza, e un tutù molto ampio e azzurrino le cingeva la vita. 
La sua espressione era triste, non parlava, sighiozzava di tanto in tanto, e si limitava a non distogliere lo sguardo da Kri. Al suo risveglio, Kri sentì il carillon suonare, e la musica continuò a lungo, pur non soffiando vento. La sua mente, sempre presa da tormenti su come risultare la migliore in fatto di stile, per la prima volta sembrava turbata da qualcosa di più profondo. Raccolse il carillon, ed emettendo un gridolino si accorse che il tutù, che la sera prima non aveva considerato, era dello stesso colore di quello nel sogno. I capelli della ballerina erano neri, e l`espressione triste era inconfondibilmente la stessa della bambina. Trattenendo il fiato cercò di riordinare i pensieri, e notò che - nonostante le coincidenze troppo perfette per essere semplici `coincidenze` - essere da sola nella stanza con il carillon fra le mani non le incuteva alcun timore. 
All`improvviso sentì scorrerle per la testa parole che non sgorgavano affatto dalla propria coscienza, e intuì senza ombra di dubbio che ne era la piccola ballerina la, pur silenziosa, fonte.

Il cuore cominciò ad accelerare. Le venne la tentazione di aprire la minuscola eppure tenace scatola con qualcosa di appuntito, anche con un paio di forbici, tanta era la curiosità... A quella considerazione, il carillon iniziò a intonare delle note basse e inquietanti...come la stessa melodia di prima, ma al contrario. 

Ripose, questa volta con paura, il misterioso oggetto dentro il cassetto inferiore dell`armadio, e decise di parlarne con Irma.
Stranamente l`animo di Kri per tutto il resto della giornata e anche nei giorni seguenti emanò un`allegria che nessuno, stando ai suoi consueti modi di fare, avrebbe potuto riconoscere come sua, e sprigionava un`inedita armonia con la casa e con i suoi famigliari. Si impegnò a fondo per pulire l`abitazione, che dopo un mese appariva tornata ai suoi vivaci colori originari e brillava di una luce che nessuna foto di spiagge o piscine avrebbe potuto eguagliare.
Irma e Kri iniziarono a perlustrare la casa e i giardini circostanti alla ricerca della chiave che avrebbe potuto aprire in maniera delicata, e senza contrariare la volontà del carillon, la scatolina segreta. Si divertirono e risero come non facevano più da anni. Parevano due esploratrici d`altri tempi. Non ci è dato sapere se entro la fine della vacanza trovarono l`agognata chiave... Quel che è certo è che Kri si scordò per tutta la durata di quell`estate i vestiti lussuosi nell`armadio, e si ricordò invece bene il sapore unico dell`entusiasmo e dell`amicizia.
La ballerina aveva ripreso a danzare, dopo aver fatto il suo miracolo, e le sue labbra si erano rivolte all`insù in un dolce sorriso. 


F. M. 
(tutti i diritti riservati) 


Commenti

  1. Bel racconto :) Si potrebbe raffinare qualcosa ma è carino! Ps. So che si è tentati di scrivere molto, ma l'obiettivo della challenge è proprio quello di esprimere tutto in poche parole e nel modo più completo: è un esercizio :P

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